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Le assaggiatrici di Rosella Postorino (Ediz. Feltrinelli, 2018).


"A settembre del 2014 lessi su un giornale italiano un trafiletto a proposito di Margot Wölk, l’ultima assaggiatrice di Hitler ancora in vita. Frau Wölk aveva sempre taciuto riguardo alla sua esperienza, ma all’età di novantasei anni aveva deciso di renderla pubblica. Il desiderio di fare ricerche su di lei e la sua vicenda fu immediato".

Prende spunto da questa notizia di cronaca Rosella Postorino, ed intorno a essa costruisce la figura di Rosa Sauer, protagonista del suo bellissimo romanzo Le assaggiatrici. 

Si tratta di una storia ambientata durante la seconda guerra mondiale, in cui il nazismo e il conflitto vengono raccontati da un punto di vista inusuale, quello di una giovane donna tedesca arruolata come assaggiatrice di Hitler: destinata, assieme ad un gruppo di "colleghe", a fare da cavia, nel vero senso della parola, invitata, o per meglio dire, obbligata al desco del Fuhrer, solo per testare in anticipo il cibo a lui destinato e potenzialmente veicolo di morte. Un boccone dopo l'altro, di piatti rigorosamente vegetariani e deliziosi, e poi un periodo di osservazione, in attesa dei sintomi di avvelenamento. Ecco chi erano le assaggiatrici. Bocche, stomaci e intestini al servizio dell'uomo più potente della Germania. 

È l'autunno del 1943, siamo in un piccolo paese della Prussia Orientale, vicino al quartier generale di Hitler, una cittadella bunker blindata e ben nascosta nella foresta, soprannominata la Tana del Lupo. 

Rosa Sauer è scappata dalla distruzione e dai bombardamenti di Berlino e si è rifugiata in campagna, dai suoceri. Il marito Gregor è al fronte, la guerra le ha strappato, uno dopo l'altro, tutti gli affetti. Una vita ritirata e solitaria, la sua, in Prussia, dove per tutti è "la berlinese", la quotidianità scandita dai ritmi della terra, dalla nostalgia di Gregor, dalle restrizioni imposte dal governo. Fino al giorno in cui viene arruolata come assaggiatrice e si ritrova seduta ad un tavolo imbandito assieme ad altre nove donne. 

Rosella Postorino tratteggia con penna precisa e grande abilità una protagonista che colpisce per le sue umanissime contraddizioni. Rosa, donna, moglie, figlia, madre mancata, assaggiatrice, amica, ma anche amante. Mille sfaccettature di una giovane donna in costante bilico tra illusioni e delusioni, tra voglia di vivere e senso di colpa. Rosa non è nazista, come non lo era il padre, cattolico e apertamente contrario agli ideali di Hitler, ma non può far altro che chinare il capo, rendersi invisibile e sottomettersi al sistema: per lei, come per tanti tedeschi, è una questione di mera sopravvivenza. Divenire assaggiatrice la catapulta in una perenne condizione di pericolo e paura, eppure, più di una volta, quel cibo squisito, precluso da tempo ai suoceri, agli amici, al resto della popolazione, diviene tentazione per lingua e palato. Rosa ama il marito, ma dopo anni di solitudine e buio, si arrende alla voglia di sentirsi viva, amata, toccata con passione. Rosa stringe amicizie con alcune delle assaggiatrici, condivide con loro paure quotidiane, momenti di intimità e affetto, ma, alla fine, ancora una volta, accetta silenziosamente che qualcun altro decida del proprio e dell'altrui destino. 

Rosa non è un’eroina, ma una donna come tante, con paure e fragilità, e con un incredibile spirito adattamento e di sopravvivenza; anche quando alcune sue scelte sembrano opinabili, risulta impossibile giudicarla o ancor peggio, condannarla.
"...Perché, da tempo, mi trovavo in posti in cui non volevo stare, e accondiscendevo, e non mi ribellavo, e continuavo a sopravvivere ogni volta che qualcuno mi veniva portato via? La capacità di adattamento è la maggiore risorsa degli esseri umani, ma più mi adattavo e meno mi sentivo umana".

Rosella Postorino, con una scrittura elegante, potente e senza fronzoli, racconta una storia d'amicizia, d'amore e di guerra tutta al femminile, in cui solitudine e paura, passione e sensualità si mescolano sapientemente dalla prima all'ultima pagina, fino al finale, inatteso, e per nulla scontato. 

Le assaggiatrici è romanzo che consiglio a tutti e che merita, secondo me, il massimo dei voti. Per l'originalità della trama, per lo stile, per i personaggi, per i monologhi interiori di Rosa Sauer, che accompagnano il Lettore ben al di là della parola fine, si tratta di un libro indimenticabile, del quale sentirete sicuramente parlare in futuro.

Genere: Mi chiamo Rosa, sono entrata nella tana del lupo.
Pagine: 285.
Voto:   




Commenti

  1. Buongiorno Tessa, bellissima recensione. Io ho appena iniziato questo libro, e anch'io ne avverto già la potenza e l'intensità.
    Buona settimana da Eva

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    1. Grazie Eva, sono sicura che questo romanzo piacerà tanto anche a te e ti lascerà un sacco di spunti di riflessione. Baci.

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  2. Seconda (bellissima) recensione che leggo oggi. Qualcosa vorrà dire - al mio portafoglio soprattutto.

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  3. Vero, una lettura intensa, un romanzo bellissimo!
    I nostri pensieri sono molto affini e ne sono felice :)

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    1. In un ritaglio di tempo di questi giorni caotici, ho letto la tua recensione: bellissima. Complimenti.

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  4. Brividi. Dopo la tua recensione e quella di Anna non vedo l'ora di leggerlo.
    Un abbraccio da Lea

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  5. Ecco, e pensa che stava per scapparmi questo post. Un tuo cinque stelle? Niente, lo segno!!!

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    1. Ihih, in effetti è un evento più unico che raro! (le 5 stelle, intendo).

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  6. Comprato e non vedo l'ora di leggerlo, la tua è un'ulteriore conferma, peraltro mangnificamente esposta.
    Bacioni, Stefi

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  7. Bazzico le librerie molto spesso con danni all'economia domestica irreparabili ma che fanno tanto bene al cuore. Ho una lista di libri particolari, perché adesso cerco letture originali che spiccano.
    Aggiunto! Sei stata decisamente convincente :-)

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  8. Letto anche io Tessa, durante le mie notti insonni, devo ancora recensirlo e su tanti punti ci troviamo assolutamente d'accordo, su altri...devo ancora raccogliere bene le idee! bel libro però!

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  9. Ho anch'io in programma di leggere questo romanzo e la tua fantastica recensione mi fa ben sperare in una lettura bellissima :)

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  10. ah questo libro ormai è osannato da tutti. e dopo la tua splendida recensione sono sempre più tentata. ma attenderò adesso non è il suo momento almeno per me.

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